lunedì 23 marzo 2015

Juventus-Genoa 1-0: Carlitos stende il Genoa, la Signora ha ancora fame…


Quando credi di aver già visto tutto quello che potevi vedere, quando pensi che nulla più ti possa sorprendere, quando hai l’impressione di aver esaurito tutto lo stupore possibile e nemmeno l’eclissi di sole riesca a meravigliarti, ecco che arriva lui, Carlitos Tevez da Fuerte Apache, con un gol, voluto, inventato, realizzato e alla fine infilato all’incrocio dei pali, con un capolavoro degno di essere chiamato tale, con una perla di rara bellezza e potenza davanti al quale Perin, malcapitato portiere di turno, ha potuto soltanto sedersi ed applaudire insieme a tutto lo Juventus Stadium…

Questo è Carlitos Tevez, questà è la Juve, come se non fosse bastata l’impresa epocale di Dortmund, come se non fossimo mai sazi fino in fondo, come se la vittoria fosse una calamita dalla quale esser inevitabilmente e continuamente attratti, come se il trionfo fosse una dolce droga della quale essere sempre piacevolmente assuefatti!!!

Ebbene si, la Vecchia Signora sa ancora come sorprenderci, sa ancora incredibilmente reinventarsi anche con 14 punti di distacco sulla seconda in campionato e con una qualificazione ai quarti di Champions in tasca…

Chi si aspettava un proseguimento di campionato lezioso, con un verdetto già scritto e poche altre emozioni, dovrà suo malgrado ampiamente ricredersi, perché questa squadra ha ancora fame, come se fosse su un’isola deserta da mesi interminabili, questa squadra ha ancora voglia di regalare momenti speciali a chi ha il privilegio di amarla, e fegati spappolati a chi ha l’onere di odiarla come unica ragione di godimento della propria misera esistenza da tifoso non juventino…

E mentre gli altri affondano nelle loro secolari debolezze, sguazzando nei bassifondi della classifica o lottando come disperati pur di non perdere un secondo posto che doveva essere primo e sta per diventare terzo, noi ci godiamo questa carrellata di bellezze, questo tourbillon di sensazioni ubriacanti che per il solo fatto di tifare Juve ci sarà garantito per l’eternità, perché fino a quando continueremo a godere per un gol di Tevez o per un gol di Morata, per un salvataggio di Barzagli, o per una mega parata di Buffon, fin quando rimarremo estasiati dall’ennesima meraviglia firmata Juventus, allora si che potremo essere definiti “vincitori a vita”!!!
  
Per quanto riguarda il resto dei “partecipanti” o se vogliamo “spettatori impassibili” di questo campionato e di tutti quelli che verranno, continui pure tranquillamente nella propria imperitura, irrimediabile e genetica attitudine alla sconfitta!!!

Forza Juve sempre e per sempre!!!Vincenti dal 1897!!!

giovedì 19 marzo 2015

Borussia-Juventus 0-3: la Vecchia Signora conquista Dortmund!Siamo ai quarti di finale di Champions League!!!


È una di quelle notti che sogni per una vita intera, dopo tante amarezze europee, tante porte sbattute in faccia, tante critiche gratuite a quei campioni che a detta di molti sanno esserlo solo in Italia e niente più…

E invece bastano solo 3 minuti a Carlitos Tevez per far capire chi siamo e per far scendere giù l’intero Westfalen Stadion, casa mia, e quella di tutti i tifosi bianconeri nel mondo, con quello straordinario bolide da fuori area su cui il portiere tedesco non può davvero mettere mani…


La corsa dell’ “apache” verso i compagni in panchina è la corsa di tutti noi, come la gioia incontenibile di trascinare la sua Juve e riportarla una volta per tutte nell’Olimpo del calcio continentale…

Sebbene la felicità sia di quelle che esplodono da tutti i pori, mancano ancora 87 minuti di partita per poter cominciare a sognare e allora mentre questo sogno proviamo ad accarezzarlo, mentre nella testa di ogni juventino vero passano le immagini di numeri 10 che hanno fatto la storia a Dortmund, vedi Baggio, vedi Del Piero, dobbiamo necessariamente rimanere lucidi e tenere testa a un Borussia che è tramortito, ma ancora vivo!!!

Dalle parti di Buffon, però, Reus e compagni, si vedono col binocolo, il nostro centrocampo stellare con un meraviglioso Marchisio in cabina di regia, non ne fa passare una, così come la difesa, schierata a 4 per coprire al meglio le incursioni dei tedeschi che nell’attacco hanno il loro punto di forza…

Al 27’ arriva però la nota dolente, il nostro super polpo Pogba, dopo uno scontro con un avversario, rimane vittima di un infortunio muscolare, il francese prova a stringere i denti, ma ha troppo dolore e tra le lacrime esce dal campo; ed è qui che entra in gioco Allegri, in un momento cruciale dove bisogna tenere i nervi saldi, oltre la sfortuna, oltre la paura di sbagliare…

Il mister bianconero opta per il cambio modulo, il vecchio 3-5-2, e butta nella mischia Barzagli, in campo dopo mesi di inattività, dopo soli 90 minuti giocati contro il Palermo, infoltendo, dunque, il reparto centrale…e la scelta si rivela azzeccata, perché la “roccia”, entrato a freddo, senza nemmeno scaldarsi, entra in gara con una sicurezza che solo un campione come lui può garantire…

A dimostrarsi roccioso come non mai in questa fase della gara è anche tutto il gruppo, con Storari su tutti che dalla panchina grida a gran voce ai compagni: “aiutatelo, è freddo!”, con un gesto di protezione nei confronti di Barzagli a dir poco encomiabile…

A volte le partite si vincono anche così, con la forza della “panchina” e una parola o un incitamento di chi vede la partita da un’altra prospettiva possono risultare decisivi quanto un colpo di classe!
Il Borussia continua a latitare e Buffon potrebbe anche prendersi una sdraio e rilassarsi fino alla fine del primo tempo, quando il tabellino registra che la Juve sta vincendo per 1 gol a 0 a Dortmund…

Al ritorno in campo continuiamo a dettare legge, un Morata in grande spolvero potrebbe siglare il colpo del ko, prima al 4’ e poi all’11’, ma in entrambe le occasioni la retroguardia tedesca compie il miracolo…Al 18’ prova a svegliarsi il Borussia con Kampl, ma la risposta di Gigi, destatosi un attimo dal suo giaciglio, è pronta e sicura come sempre!

A 20 minuti dalla fine, ancora Morata e Tevez ci regalano delizie per gli occhi, Marchisio fa un tocco morbido per l’Apache che appoggia altruisticamente per il giovane spagnolo, il quale a porta ormai vuota infila tranquillamente in rete il pallone del 2 a 0!


Adesso si fa ancora più dura per i tedeschi, adesso cominciamo a crederci per davvero anche noi…la tifoseria giallo-nera è a dir poco ammutolita, il settore bianconero, invece, è in delirio, io sulla sedia di casa mia ho bisogno di un defibrillatore!!!

Passano più o meno 10 minuti e chiudiamo il conto, Tevez, ancora lui, servito da Pereyra, trafigge Weindfeller per la terza volta…Ora è davvero fatta!!! I quarti sono lì a portata di mano!!!

E prima di liberarsi in un tripudio di gioia, Allegri concede la passerella alla nostra micidiale coppia d’attacco per regalare 10 minuti di magia-Champions a Simone Pepe e Alessandro Matri…

Arriva il triplice fischio, è finita, siamo ai quarti di Champions League, siamo una squadra straordinaria che nelle difficoltà ritrova sé stessa, i suoi punti di forza, le sue concretezze…
Ora il cammino non sarà dei più facili, ma proviamo a crederci! 

Qualcuno che se ne intende, uno che porta la maglia numero 1 e la fascia da capitano, ha detto che per arrivare a Berlino, bisogna prima passare da Dortmund e lasciarvi il segno, dunque l’impronta su quel prato verde l’abbiamo lasciata, adesso tocca a noi continuare, nei limiti del possibile, questa impresa straordinaria che si chiama Europa!

Forza Juve sempre e per sempre! Più che mai fiera di essere bianconera!!!

martedì 10 marzo 2015

Juventus-Sassuolo 1-0: Alla Juve basta un super-Pogba per volare a più 11 sulla Roma


Basta un minuto di Pogba per cancellare 82 minuti grigi! Sembrerebbe uno spot o la strofa di una canzone, ma si tratta invece della pura realtà di una partita, quella di ieri giocata dalla Juve contro il Sassuolo, dove per sbloccare un risultato che sembrava destinato allo 0 a 0, è dovuto arrivare il solito colpo di genio del Polpo francese, che con la sua immensa classe ha saputo scomporre il grigio in bianco e in nero, regalando alla Signora il trionfo assoluto…

Dopo l’opaca prestazione nella semifinale di andata di Coppa Italia contro la Fiorentina che ci è costata una sconfitta di misura, anche ieri la Juve è sembrata poco lucida, vuoi le importanti defaillance, quella grave di Martin Caceres, registratasi domenica pomeriggio, quella recente di Pirlo e quella più lieve di Gigi Buffon, vittima di attacco influenzale, vuoi la stanchezza di una stagione a mille arrivata al suo punto di snodo, la compagine bianconera è apparsa leggermente giù di tono, mostrando un gioco un po’ confusionario con qualche errore di troppo…

È in questo frangente, però, che si vedono le grandi squadre, perché sebbene in condizioni fisiche non ottimali e in condizioni psicologiche viziate da un sottile senso di appagamento (in virtù degli 11 punti di distacco dalla seconda ormai non pervenuta), la Vecchia Signora ha tirato fuori in primis il solito grande cuore, di cui emblema assoluto è la cavalcata vogliosa di Simone Pepe abilissimo a servire Pogba nell’azione del gol, in secondo luogo quel lampo di genio che non guasta mai impersonato dalla straordinarietà tecnica, tattica e fisica del gioiellino francese che con un passo di danza dei suoi ha risolto in un batter d’occhio la questione…

Ora è qui che viene il bello, perché nonostante una squadra che ha un pezzettino di scudetto cucito sul petto, ed è tuttora in corsa sia in Champions che in Coppa Italia, qualche simpatico tifoso pseudo-bianconero ha avuto l’ardire di lamentarsi rimpiangendo tale Giuda del Salento che, mentre riceveva indiscutibilmente meritati premi per la stagione passata, lanciava frecciatine come il peggiore degli indiani, affermando che la sua Juve avrebbe oggi come oggi 20 punti in più…

Io mi domando e dico: ma se avesse voluto vincere ancora con la Juve perché non è rimasto? Perché se n’è scappato come un ladro il 15 luglio 2014 affermando che quella stessa squadra di cui sopra fosse spremuta e non più in grado di vincere alcunché? Perché forse era lui ad essere spremuto e a non avere più stimoli, non certo quegli stessi giocatori che stanno dimostrando nel quarto anno di fila ad alti livelli di avere una fame e una cattiveria agonistica senza fine…

E a tutti quei tifosi che rimpiangono il personaggio sopra citato e non sono in grado di comprendere il cammino meraviglioso della Juve in questa stagione, io dico: provate a cambiare squadra, ve ne sono talmente tante in tutta la serie A, e così il tricolore continuerete a vederlo soltanto il 2 giugno, senza dimenticare il risparmio sul merchandising, la bandiera col numero degli scudetti sarà sempre lì, inalterata, tra una tarma e l’altra a profumare di naftalina…il profumo degli scudetti, invece, così inebriante, così avvolgente, è e continuerà ad essere privilegio per pochi intimi, per tifosi veri e vincenti, per tifosi bianconeri!

Forza Juve ora più che mai!

giovedì 5 marzo 2015

Roma-Juventus 1-1: la Signora pareggia nella tana del lupo e mantiene inalterato il suo vantaggio


Per qualcuno doveva essere la partita dell’anno, forse per i romanisti, speranzosi di ribaltare una situazione di enorme divario dalla prima in classifica, per la Juve lontana 9 punti era invece una partita come un’altra e se solo ci avessimo creduto di più nei 20 minuti finali, addirittura i punti di distacco avrebbero potuto essere 12…

Ma siamo gente generosa e abbiamo voluto tenere ancora in gioco la Roma e siccome non siamo degli “assassini”, abbiamo unanimemente deciso di non uccidere il campionato, ma solo di ferirlo lievemente…

In emergenza per la defaillance di Pirlo e il lieve infortunio di Pogba, Allegri ha rispolverato il caro vecchio 3-5-2, trovando come sempre pronto il reparto difensivo composto da Bonucci, Chiellini e Caceres e infoltendo il centrocampo con Marchisio a far da vice-Pirlo, coadiuvato da Vidal e Pereyra al centro ed Evra e Lichtsteiner sulle fasce…In attacco spazio a Tevez e Morata…

Partita tesissima sin dai primissimi minuti, i romanisti particolarmente nervosi cercavano di sopperire alle loro carenze tecniche picchiando duro su Tevez e company, Orsato guardava e graziava…la Juve teneva in mano il gioco e la Roma rispondeva con sporadici contropiedi con Gervinho lanciato come cavallo da corsa, ma Buffon manteneva tuttavia i guanti immacolati…

Per la Juve iniziava invece il festival delle occasioni perse con Vidal, Morata e Tevez e poi ancora con Morata, anticipato da Manolas; per la Roma molto poco da registrare, e nel frattempo arrivava il termine del primo tempo sul risultato di 0 a 0…

Nella seconda frazione di gioco era ancora la Juve a fare la partita con Vidal che al minuto 5 lambiva il palo dal limite dell’area; a farsi pericolosa era sempre la Signora e solo 13 minuti dopo Torosidis era costretto a fermare scorrettamente Vidal poco prima dell’area di rigore, il giudice di gara decideva così per la punizione dal limite e il rosso per il difensore romanista, reo di fallo da ultimo uomo…

In assenza di Pirlo sul pallone si appropinquava Carlitos Tevez da Fuerte Apache, dai suoi piedi partiva un bolide che scavalcava l’intera barriera e si andava a collocare alle spalle di un immobile De Sanctis, proprio lui, quello che doveva insegnare a Buffon a vincere!!! J

1 a 0 per la Juve e subito partiva nella mente di ogni bianconero d.o.c. il ricordo di altri capolavori su calcio piazzato inferti negli anni scorsi alla Roma: Platini, Zidane, Del Piero e chi più ne ha più ne metta, quante emozioni pronte a venir fuori dal profondo del cuore grazie all’ennesimo numero 10 degno di essere tale…

In preda all’entusiasmo “rischiavamo” di fare anche il 2 a 0, prima con Pereyra e poi con Tevez, ma per la serie “gol sbagliato gol subito”, prima Manolas impegnava seriamente Buffon di testa senza grosse conseguenze e poi Keita, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Florenzi, inserito disperatamente dal “violinista” insieme a Nainggolan e Iturbe, siglava il pareggio romanista, viziato anche da una deviazione di Marchisio…

1 a 1 e tutto da rifare, ma con 9 punti di distacco e un calendario fitto d’impegni, la Juve si rintanava e si teneva stretto il pareggio, in fondo chi aveva qualcosa da perdere era la Roma, noi dal canto nostro continuiamo a mantenere il trono, regnando in maniera incontrastata, e per ora va benissimo anche così…

Stasera è già tempo di Coppa Italia contro la Fiorentina, poi sarà Sassuolo, poi Dortmund, l’imperativo è sempre uno solo: vincere!!!

Come sempre e più che mai Forza Juve!!!