Ciak si gira, buona la prima
per la Vecchia Signora che inizia la nuova stagione, così come aveva concluso
quella precedente, cioè vincendo e dando adito alle solite insulse polemiche da
parte di chi questo verbo proprio non lo conosce e si appiglia a motivazioni
senza senso pur di non ammettere la nostra netta e palese superiorità!
Gli uomini dell’ “esiliato”
Conte, colpevole di ogni reato esistente sulla terra per la Figc, per i Palazzi
e per tutti i compari al loro seguito, scendono in campo privi degli
infortunati Buffon e Chiellini, brillantemente guidati da Max “ho vinto più di
Mazzarri” Carrera!
Si opta dunque per una
formazione d’emergenza, tenendo fede al tanto amato e fruttuoso 3-5-2, il
modulo del tricolore per intenderci, con la “roccia” Barzagli e “Bonnie” ad
affiancare il giovane “Luke” Marrone, improvvisato centrale di difesa, col
solito foltissimo centrocampo delle meraviglie composto dal “treno svizzero”
Lichtsteiner, dal metronomo “cucchiaiaro” Pirlo, dal “principino dagli occhi
azzurri” Marchisio, da “re Artù” Vidal e dal neo-arrivato Asamoah, reduce
dall’ottima prestazione in Supercoppa, perché se qualcuno non se lo ricordasse,
soprattutto dalle parti del Vesuvio, siamo super-campioni d’Italia noi!!!! In
attacco spazio al “genio” Vucinic e al rientrante Seba “Formica Atomica”
Giovinco!
L’inizio è un po’ titubante
per i nostri, con una grande mole di gioco creata e una scarsa concretizzazione
in avanti, un po’ il problema dello scorso anno, ovviato poi dalla prolificità
di ogni singolo giocatore in ogni reparto, ma l’imbarazzo scompare subito,
basta guardarsi sul petto e uno scudo tricolore ci ricorda chi siamo e allora
ecco il solito Marchisio, capitano per una sera in attesa del rientro di Buffon
e capitano futuro, si spera, lottare come un mastino, pallone su pallone, recuperandone
come non mai, coadiuvato da Vidal, la solita scheggia impazzita in mezzo al
campo che fa impazzire anche gli avversari!!!
Il Parma non è che stia
proprio a guardare, prova a costruire qualche azione, ma il giovane Marrone in
difesa, coadiuvato dai due leoni B&B, oppone una resistenza degna d’un
centrale d’altri tempi, dimostrando quanto sia meritevole della fiducia riposta
in lui da Conte & Co. Asamoah invece è una potenza, dalla forza fisica
incredibile e dalla velocità non indifferente, davvero ottimo innesto da parte
di Marotta.
Licht, in odore di PSG,
“profuma” di Juve più che mai, palesando la stessa generosità di sempre, non a
caso è proprio da lui che parte la prima occasione importante per la Juve, da
una sua incursione in area, forse in sospetto e contestato fuorigioco, arriva
il rigore per i nostri, con annesse proteste parmensi, ma il fallo su Stephan è
netto, poco da dire! Dal dischetto c’è Vidal, ma il suo tiro è su Mirante,
nulla da fare, si rimane sullo 0 a 0, fino alla fine della prima frazione di
gioco.
Si rientra in campo, nessun
cambiamento da ambo le parti, la Juve appare subito in palla, il Parma è un po’
più stanco. Continuiamo a macinare gioco e finalmente da un’incursione laterale
di Asamoah, Lichtsteiner ci mette un piede ed è l’uno a zero bianconero. Il
tornante svizzero battezza il campionato come lo scorso anno, ancora contro il
Parma, che sia di buon auspicio???
Palla al centro e si
ricomincia, trascorrono soltanto 4 minuti e Pirlo su punizione infila di nuovo
la porta gialloblù per il 2 a 0 juventino. Le polemiche come al solito si
accendono perché Mirante è convinto che il pallone non sia entrato, ma il
giudice di linea ha visto bene e la palla è ben oltre la linea, anche se di
poco, ci pensa anche capitan Marchisio, con grinta e carattere da leader, a
dire la sua e a evidenziare la nettezza del gol.
A vantaggio abbondantemente
acquisito, la Juve non molla, ma continua a tessere le sue trame; nel frattempo
c’è spazio anche per Matri, sempre molto volenteroso e in grado di dare
profondità alla manovra bianconera.
Si procede fino al 90’ e
anche oltre, ma il risultato non cambia, la Vecchia Signora campione d’Italia
porta a casa i 3 punti al suo debutto nel campionato 2012-2013, con buona pace
di chi ancora soffre di bruciori intimi tra le fila nemiche…
In ultimo un pensiero finale
non può non volare a chi dopo 20 anni ha guardato la partita da casa, magari
indossando la numero 10, anche se solo davanti a uno schermo, e che avrà
sofferto e gioito come e più di prima…colui il quale ora è di fatto il nostro
primo tifoso, ma che è e sarà sempre il
nostro capitano…ciao grande Alex!!!